Programma, testi e obiettivi
Accesso ad ulteriori studi
La qualifica dà accesso a tutti i corsi di studio del terzo livello (dottorato di ricerca, corsi di specializzazione e master universitari di primo e secondo livello) rispettando i vincoli posti dalla normativa.
Status professionale conferito dal titolo
La laurea magistrale in Giurisprudenza è obbligatoria per coloro che intendano svolgere le professioni di avvocato o notaio ovvero accedere ai ruoli della magistratura, dell'alta dirigenza pubblica o della carriera diplomatica. La laurea magistrale consente altresì di svolgere attività professionale e/o di consulenza in un ampio ventaglio di realtà occupazionali e lavorative e più precisamente, in estrema sintesi, nella dirigenza e nella gestione di imprese pubbliche e private, in tutti i ruoli e gli ambiti dell'amministrazione e dell'ordinamento giudiziari, in tutti i ruoli e gli ambiti dell'amministrazione dello Stato, in tutti i ruoli e gli ambiti dell'amministrazione di regioni, province e comuni, negli studi professionali e di consulenza, nelle istituzioni economiche, finanziarie, bancarie e assicurative nazionali e internazionali, nelle organizzazioni internazionali pubbliche e private, nelle organizzazioni onlus e no profit nazionali e internazionali, negli enti e organizzazioni che svolgono attività di mediazione, nelle aziende informatiche, nelle aziende socio-sanitarie, nelle organizzazioni politiche e sindacali.
Caratteristiche prova finale
La prova finale (cui corrispondono 15 CFU) consiste nella presentazione e nella discussione di una tesi elaborata in modo originale dallo studente sotto la guida di un relatore.
Conoscenze richieste per l'accesso
E' richiesto il possesso di un diploma di scuola secondaria superiore o di altro titolo conseguito all’estero e riconosciuto idoneo in base alle leggi vigenti. Si rinvia al Regolamento didattico del corso di studio la precisazione di ulteriori conoscenze necessarie per l'accesso al corso di laurea e la definizione degli obblighi previsti in caso di verifica non positiva. La Facoltà attiverà servizi intensivi di assistenza e tutorato in favore degli studenti del primo anno, finalizzati anche ad agevolare il superamento di eventuali deficit formativi.
Titolo di studio rilasciato
Laurea Magistrale a ciclo unico in GIURISPRUDENZA
Abilità comunicative
Al termine del corso di studi, gli studenti devono poter dimostrare di avere acquisito le abilità comunicative proprie del giurista, che non si limita a sviluppare competenze tecnico-scientifiche, culturali e professionali, ma le mette a disposizione - sia come privato professionista sia rivestendo rilevanti ruoli pubblici - di una vasta gamma di destinatari interessati alla risoluzione di un ampio e complesso ventaglio di questioni e problemi di natura e rilevanza giuridiche.
A tale fine, la metodologia di insegnamento prevista dal corso di laurea - consistente in un itinerario scientifico-culturale che prevede non solo lezioni frontali ma anche seminari, esercitazioni, simulazioni, stages e attività di tutorato, unitamente a percorsi di apprendimento di nozioni di informatica e di perfezionamento della conoscenza di almeno una lingua straniera - risulta in grado di porre lo studente in condizione di comunicare le proprie conoscenze a 360 gradi, manifestando le proprie competenze a un pubblico indifferenziato di specialisti e non specialisti. Tale platea si rivolge al giurista come a uno professionista di alto profilo non solo dotato di specifiche conoscenze tecnico-scientifiche ma altresì capace, appunto mediante le proprie abilità comunicative, di mettere tali conoscenze al servizio di singoli, di comunità e di istituzioni pubbliche e private, in particolare illustrando in modo chiaro, critico e privo di ambiguità a tutti gli interessati non solo le conclusioni alle quali pervenire in ordine alle singole questioni, ma anche la natura delle stesse, la ratio dei dati normativi e il complesso di conoscenze che stanno alla base dell'itinerario argomentativo seguito nella risoluzione dei problemi e nella decisione delle controversie.
Autonomia di giudizio
Al termine del corso di studi, gli studenti devono poter dimostrare di avere acquisito non solo la capacità di raccogliere e interpretare le conoscenze e i dati propri dell' ambito giuridico, ma anche la capacità di elaborare ed esprimere criticamente, anche sulla base di informazioni limitate o incomplete, giudizi autonomi, originali e personali sia nei casi ricompresi nei contesti disciplinari che caratterizzano il profilo del corso stesso sia nei casi in cui tali contesti interagiscano con ambiti di differente natura, dimostrando in tal modo di avere acquisito anche le capacità di integrare le proprie conoscenze e di gestire situazioni complesse.
Al fine di conseguire tali obiettivi, risulta di fondamentale rilevanza l'allargamento delle attività formative previste nel percorso del corso di laurea a settori storici, filosofici, economici, comparatistici, bioetici, tecnologici, informatici e linguistici, che sono posti in stretta correlazione con gli ambiti più propriamente giuridici. Tale allargamento mira a sviluppare nello studente la piena consapevolezza del ruolo del giurista nella società e ad accrescerne la cultura specifica, la capacità critico-elaborativa e gli interessi, fornendogli altresì gli opportuni strumenti logici, tecnici e culturali che lo pongano in grado di esercitare la sua libertà e autonomia di giudizio anche in ordine ai temi sociali, scientifici ed etici connessi all'attività del giurista e in particolare alle responsabilità che a quest'ultimo spettano in tali ambiti.
Capacità di apprendimento
Al termine del corso di studi, gli studenti devono poter dimostrare di avere sviluppato idonee capacità di apprendimento che consentano non solo di provvedere nel tempo al costante aggiornamento delle conoscenze professionali ma anche di continuare nell'attività di studio e di perfezionamento tecnico-scientifico in modo autodiretto o autonomo, anche in vista delle prove di ingresso nelle Scuole di Specializzazione per le Professioni Legali e nei Dottorati ovvero del sostenimento degli Esami di Stato per l'accesso alle professioni di avvocato e di notaio, alla magistratura, alla carriera diplomatica e consolare e ai ruoli dirigenti dell'amministrazione pubblica statale e territoriale.
Tali capacità sono acquisite da un lato mediante lo studio individuale e la frequenza e la partecipazione alle lezioni e alle altre attività didattiche del corso di studi, dall'altro tramite ulteriori forme di apprendimento particolarmente attente alla dimensione metodologica della didattica e dell'apprendimento in ambito giuridico, con particolare riferimento alle esercitazioni, agli approfondimenti in sede seminariale e allo studio di casi pratici, eventualmente abbinato a eventi di simulazione degli stessi e alla partecipazione alle competizioni internazionali di simulazione processuale (Moot Courts). Un ruolo privilegiato in ordine allo sviluppo di autonome capacità di apprendimento è svolto da apposite attività di tutorato finalizzate all'illustrazione delle metodologie di studio dei testi e delle fonti e delle tecniche di approfondimento anche casistico delle tematiche e delle questioni di natura giuridica.
Conoscenza e comprensione
AREA GENERICA
Al termine del corso di studi, gli studenti devono poter dimostrare di avere acquisito, accanto ad approfondite conoscenze relative alla terminologia, alle definizioni, ai concetti e agli istituti propri della scienza del diritto, una cultura giuridica che, coniugando gli ambiti più spiccatamente teorici con la specifica preparazione professionale, risulti fondata: a) sulla conoscenza dei testi normativi, giurisprudenziali e dottrinali; b) sulla conoscenza delle metodologie che consentano la comprensione e la capacità di elaborazione, di interpretazione e di esposizione critica dei testi normativi, giurisprudenziali e dottrinali; c) sulla piena consapevolezza delle connesse problematiche storiche, filosofiche, sociali ed economiche; d) sull'aggiornata e approfondita conoscenza e comprensione degli ambiti di sviluppo e di rinnovamento anche metodologico e tecnico della scienza del diritto; d) sulle conoscenze e sulla comprensione degli strumenti metodologici che, anche in contesti di ricerca scientifica, consentano di sviluppare e applicare idee, principi e soluzioni originali.
Tali conoscenze e capacità di comprensione vengono acquisite mediante una attiva e personale partecipazione alle attività didattiche (lezioni, esercitazioni, tutorati, seminari, simulazioni, approfondimenti, visite e stages presso studi professionali, enti e istituzioni di natura sia pubblica che privata) predisposte dal Dipartimento o da altre istituzioni (collegi universitari, IUSS Pavia, altri dipartimenti) le cui attività formative siano state riconosciute dal Dipartimento, nonché attraverso lo studio individuale collegato all'insieme di tali attività. La preparazione si svolge interamente su libri di testo avanzati e con l'indispensabile sussidio delle fonti normative, giurisprudenziali e dottrinali. La padronanza delle conoscenze e capacità in parola viene verificata mediante il superamento delle prove d'esame di ciascun insegnamento e la redazione di una tesi di laurea che presenti caratteri di originalità e di approfondimento critico e scientifico.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
AREA GENERICA
Al termine del corso di studi, gli studenti devono poter dimostrare di avere acquisito, tramite le attività formative previste dal corso di laurea,
- la capacità di utilizzare terminologia, definizioni, concetti e istituti propri della scienza del diritto;
- la capacità di individuare e conoscere testi normativi, giurisprudenziali, dottrinali e documentali;
- la capacità di elaborare, interpretare, applicare ed esporre criticamente testi normativi, giurisprudenziali, dottrinali e documentali;
- la capacità di produrre, anche mediante il ricorso a strumenti informatici, testi giuridici normativi, amministrativi, negoziali o processuali chiari, pertinenti, ben argomentati ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego;
- la capacità di cogliere e di avere consapevolezza delle problematiche storiche, filosofiche, sociali ed economiche connesse con l'attività del giurista;
- la capacità di contestualizzare le questioni di rilevanza giuridica all'interno del sistema socio-economico e istituzionale di riferimento;
- la capacità di comprendere gli ambiti di sviluppo e di rinnovamento contenutistico e metodologico della scienza del diritto, anche sotto un profilo internazionale;
- la capacità di applicare gli strumenti metodologici che, anche in contesti di ricerca scientifica, consentano di sviluppare e applicare idee, principi e soluzioni originali.
L'insieme delle capacità testé descritte e le connesse competenze culturali, tecniche e professionali corrispondono a quelle richieste per accedere (tramite il superamento, ove previsto, dell'apposito Esame di Stato): a) alle professioni di avvocato e notaio; b) ai ruoli della magistratura, dell'alta dirigenza pubblica e della carriera diplomatica; c) alle ulteriori attività professionali, pubbliche e private, denotate da elevata responsabilità e inserite in contesti più ampi o interdisciplinari, nei quali le capacità di analisi, di valutazione e di decisione proprie del giurista si rivelano particolarmente feconde anche nei confronti di tematiche non familiari e di problemi nuovi. Tra le attività professionali indicate sub c) sono ricomprese le attività che appartengono ai campi socio-economici e politici e che vengono svolte nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese private e negli studi professionali, nelle attività economiche e finanziarie nazionali e internazionali, nei sindacati, nei settori del diritto dell'informatica, del diritto comparato, internazionale e comunitario, oltre che nelle organizzazioni internazionali e nel mondo della ricerca scientifica.
L'acquisizione delle capacità e competenze in oggetto viene verificata, oltre che attraverso il superamento degli esami dei singoli insegnamenti e la redazione di una tesi di laurea che presenti caratteri di originalità e di approfondimento critico e scientifico, mediante l'elaborazione di relazioni scritte o orali nell'ambito di singoli insegnamenti, la partecipazione alla discussione di casi simulati e a competizioni internazionali (Moot Courts), la partecipazione a seminari e a altre attività di approfondimento, come laboratori di scrittura di atti processuali e cliniche legali, lo svolgimento presso studi professionali, enti e istituzioni di natura sia pubblica che privata di attività di specifico profilo giuridico in occasione di eventuali stages complementari al percorso didattico.

Lingua/e ufficiali di insegnamento e di accertamento della preparazione
ITALIANO
Competenze associate alla funzione
Le competenze associate alla funzione utilizzabili nei primi anni di impiego nel mondo del lavoro sono sintetizzabili nei seguenti punti: a) piena conoscenza del sistema normativo di riferimento; b) capacità metodologiche, tecniche e progettuali in ordine alla interpretazione e all'applicazione delle fonti del sistema normativo di riferimento; c) capacità di contestualizzare le questioni di rilevanza giuridica all'interno del sistema socio-economico e istituzionale di riferimento; d) capacità di produrre, anche mediante il ricorso a strumenti informatici, testi giuridici normativi, negoziali e processuali chiari, pertinenti, ben argomentati ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego. Si sottolinea peraltro che una parte consistente dei neolaureati in Giurisprudenza dedica gli anni immediatamente successivi alla laurea alla preparazione degli esami di Stato per accedere alle professioni di avvocato o notaio ovvero per accedere ai ruoli della magistratura, dell'alta dirigenza pubblica o della carriera diplomatica. Nei casi delle professioni di avvocato e di notaio si richiede altresì lo svolgimento di un periodo di pratica prefessionale presso gli studi legali, propedeutica allo svolgimento del prescritto esame di Stato.
Funzione in contesto di lavoro
Giurista
Il Corso intende formare giuristi aggiornati e consapevoli del ruolo svolto nella società contemporanea, che sotto il profilo professionale posseggano: a) approfondite conoscenze storiche, economiche, comparatistiche e di teoria generale del diritto che consentano di valutare gli istituti del diritto positivo nella prospettiva del loro divenire storico e di collocarli nel contesti socio-economici e istituzionali nazionale e internazionale; b) approfondite conoscenze delle culture giuridiche nazionale e internazionale in rapporto alle tematiche utili alla comprensione e alla valutazione dei principi e degli istituti del diritto positivo; c) capacità metodologiche che, anche grazie alla padronanza delle tecniche casistiche, consentano di procedere con consapevolezza all'analisi, alla qualificazione giuridica, alla comprensione e alla rappresentazione dei problemi interpretativi e applicativi del diritto, nonché alla valutazione e all’individuazione delle possibili soluzioni; d) capacità di produrre, anche mediante il ricorso a strumenti informatici, testi giuridici normativi, negoziali e processuali chiari, pertinenti, ben argomentati ed efficaci in rapporto ai contesti di impiego; e) padronanza degli strumenti di base per il costante aggiornamento delle proprie competenze.
I laureati in Giurisprudenza chiamati a svolgere le tradizionali attività professionali (avvocatura, notariato, magistratura, alta dirigenza pubblica, diplomazia) o collocati in altri contesti lavorativi e professionali di natura sia pubblica che privata svolgono un delicato ruolo di collegamento, nelle realtà in cui si trovano a operare, tra le esigenze e le necessità del corpo sociale nel suo complesso e il sistema normativo che regola e determina il funzionamento di quest’ultimo. Grazie alle proprie competenze, i laureati in Giurisprudenza possono svolgere attività professionale, con funzioni caratterizzate da elevata responsabilità, in tutti i contesti in cui le specifiche capacità di analisi, di valutazione e di decisione proprie del giurista si rivelano particolarmente feconde, e in particolare nei vari campi delle attività sociali, socio-economiche, imprenditoriali e politiche ovvero nelle istituzioni, nelle pubbliche amministrazioni di ogni livello, nelle imprese pubbliche e private, nelle attività finanziarie nazionali e internazionali, nei sindacati, nei settori del diritto dell’informatica, del diritto comparato, internazionale e comunitario, oltre che nelle organizzazioni internazionali.
Descrizione obiettivi formativi specifici
Il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza persegue l'obiettivo di assicurare una formazione giuridica di livello superiore e la padronanza degli strumenti culturali e metodologici necessari per un'adeguata impostazione di questioni giuridiche generali e speciali, di casi e di fattispecie. Nel perseguimento di tali scopi, il Corso di laurea magistrale e gli insegnamenti in esso impartiti mirano ad assicurare piena conoscenza e consapevolezza delle tecniche di comprensione, di interpretazione e di argomentazione giuridica.
Le materie impartite nel primo anno di corso sono destinate a costituire la base di ogni preparazione tanto tecnica che culturale in ambito giuridico, e mirano da una parte a fornire a chi si avvicina – spesso per la prima volta – al mondo del diritto gli indispensabili strumenti concettuali, lessicali e terminologici di tale ambito scientifico, dall'altra a sviluppare nel singolo studente non solo le capacità di apprendimento ma anche la consapevolezza del divenire dei sistemi giuridici e delle relative fonti anche in rapporto a conoscenze di carattere storico-filosofico, economico e linguistico. Le materie impartite nei successivi anni di corso intendono a loro volta dotare il giurista delle nozioni, delle metodologie e degli strumenti, anche di natura informatica, indispensabili per svolgere la propria attività lavorativa a 360 gradi, da un lato assicurando la piena conoscenza e il dominio di tutti gli ambiti giuridici fondamentali (tanto pubblicistici che privatistici ovvero di natura internazionalistica e comunitaria), dall'altro lato consentendo una ampia duttilità, finalizzata al conseguimento di una immediata padronanza di ambiti specifici e direttamente utilizzabile anche in termini di abilità comunicative nell'attività professionale. A tale proposito, la scelta di prevedere, negli ultimi due anni del corso, un cospicuo numero di materie di indirizzo e specialistiche consente al Corso di laurea di fornire una adeguata personalizzazione della preparazione, mirata verso le attitudini e gli obiettivi professionali dello studente.
Ai fini indicati, il curriculum del Corso di laurea magistrale:
- attua la completezza della formazione sia di base sia caratterizzante assumendo discipline da ciascuno degli ambiti disciplinari di cui alla tabella allegata al d.m. 25 novembre 2005, e assicura la coerenza complessiva della formazione orientando i contenuti in rapporto agli obiettivi formativi della classe;
- utilizza le discipline previste negli ambiti di materie affini, integrative e di indirizzo per connotare la formazione resa all'interno di ognuno dei diversi settori professionali cui la laurea dà accesso;
- assicura la coerenza ad un processo formativo che sviluppi i profili tecnici e metodologici idonei a contrastarne l'obsolescenza nonché a garantire una consistente e persistente fecondità delle conoscenze e delle competenze acquisite;
- promuove, per consentirne l'utilizzazione anche nei corsi di formazione post laurea per le professioni legali e mediante appositi insegnamenti caratterizzati da appropriate metodologie, l'acquisizione di adeguate conoscenze e della consapevolezza degli aspetti istituzionali e organizzativi degli ordinamenti giudiziari, della deontologia professionale, della logica ed argomentazione giuridica e forense, della sociologia giuridica, dell'informatica giuridica, del linguaggio giuridico di almeno una lingua straniera.
Gli ambiti occupazionali cui tende il corso di laurea magistrale in Giurisprudenza sono: avvocatura, magistratura e notariato; avvocatura dello Stato; impieghi professionali di rango superiore e direttivo nella pubblica amministrazione (ivi comprese la carriera diplomatica e consolare); impieghi professionali in ambito giuridico-amministrativo e giuridico-economico nel settore privato; insegnamento e ricerca nell'Università.