Il Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza appartiene alla classe LMG/01 delle lauree magistrali in Giurisprudenza.
Dall’anno accademico 2009-2010 l’Università di Pavia, in ottemperanza alla normativa nazionale, ha stabilito che in tutti i Dipartimenti e in tutti i Corsi di laurea gli studenti iscritti al primo anno di corso debbano sostenere una prova orientativa di ingresso. Per il Dipartimento di Giurisprudenza tale prova di ingresso non ha carattere selettivo ed è limitata a coloro che abbiano conseguito un diploma di istruzione secondaria superiore con un punteggio inferiore a 70/100 (o 42/60). Per l’anno accademico 2022-2023 la prova d’ingresso consisterà nella elaborazione di un test a risposta multipla basato su 40 quesiti, in parte maggiore di comprensione del testo e in parte minore di lingua italiana, cultura generale, storia contemporanea e logica. Poiché, come già specificato, la prova non avrà carattere selettivo, i candidati giudicati non idonei non perderanno il diritto di iscriversi al primo e ai successivi anni di corso. Nondimeno, il mancato superamento della prova comporterà l’acquisizione di un debito formativo che lo studente dovrà saldare in tempo utile per presentarsi alla sessione d’esame prevista al termine del primo semestre del primo anno di corso. A tale scopo, gli studenti in debito formativo durante il primo semestre svolgeranno attività formative e frequenteranno attività didattiche integrative organizzate dal Dipartimento, articolate in incontri settimanali con verifiche in itinere dei progressi realizzati. Gli studenti saranno affiancati da tutori di particolare competenza in grado di accompagnare i processi di apprendimento e di indirizzare coloro che risultino dotati di basi culturali lacunose verso i testi e i metodi di studio maggiormente atti a colmare tali lacune. Agli studenti che, non avendo superato la prova d’ingresso, non avranno frequentato le attività di recupero o non avranno superato le relative verifiche, non sarà consentito di sostenere esami di profitto ed essi dovranno ripresentarsi alle successive prove orientative e verifiche.
- Per gli studenti che si immatricoleranno entro il 1 ottobre 2021 la prova d'ingresso avrà luogo: lunedì 3 ottobre 2022 alle ore 15.30 Aula da definire.
- Per gli studenti che si immatricoleranno dopo il 4 ottobre 2021, la prova avrà luogo: mercoledì 11 gennaio 2023 alle ore 10.30 Aula da definire
EVENTUALI MODIFICHE DOVUTE ALL’EVOLUZIONE DELLA PANDEMIA SARANNO TEMPESTIVAMENTE COMUNICATE
Entro la metà del mese di ottobre 2022 sarà pubblicato il calendario del corso di recupero della prova del 3 ottobre 2022 con le relative modalità di svolgimento, entro la metà del mese di gennaio 2023 sarà pubblicato il calendario del corso di recupero della prova dell'11 gennaio 2023 con le relative modalità di svolgimento,
I candidati dovranno presentarsi muniti di un documento di riconoscimento personale in corso di validità.
La durata del corso di studi è di cinque anni e, per il conseguimento della laurea, lo studente deve aver maturato complessivamente almeno 300 crediti formativi universitari (cfu). Assumendo che un’unità di credito corrisponde a 25 ore di lavoro (comprensive di lezioni, esercitazioni e studio individuale), ogni annualità è tendenzialmente misurata in 60 crediti. Il numero di crediti riconosciuti a ogni insegnamento è in funzione delle ore sia di didattica che di studio individuale. I crediti (cfu) sono acquisiti con il superamento degli esami di profitto. Se il cfu è un indicatore del carico di lavoro e delle competenze raggiunte, il voto ottenuto nell’esame è invece un indicatore della qualità dell’apprendimento. Il voto è espresso in trentesimi: l’esame si intende superato con una votazione pari o superiore a 18/30. Il voto massimo è di 30/30: a tale votazione la commissione d’esame può aggiungere, nei casi meritevoli, la Lode. La ripartizione in crediti di ciascuna annualità del corso di studi ha come presupposto, sebbene non vincolante, che lo studente si impegni a tempo pieno nelle lezioni e nelle esercitazioni, oltre che nello studio individuale. La partecipazione alle attività didattiche rappresenta infatti un fattore particolarmente qualificante dell’attività formativa, che integra e agevola lo studio di ogni singola materia.
Al fine di favorire la frequenza alle lezioni, gli insegnamenti sono distribuiti in due semestri (la cui data di inizio, per l’anno accademico 2022-2023, è rispettivamente fissata al 26 settembre 2022 e al 27 febbraio 2023) e i giorni di lezione vanno dal lunedì al mercoledì o, limitatamente a pochi insegnamenti, al giovedì. Questa organizzazione intende consentire agli studenti di concentrarsi, in ciascun semestre, su un numero limitato di insegnamenti, sostenendo i relativi esami nel periodo che precede l’inizio del successivo semestre. Solo un impegno effettivo e costante, caratterizzato dalla frequenza delle lezioni e integrato dallo studio individuale, consente la conclusione degli studi nei cinque anni previsti.
Gli insegnamenti si distinguono in attività formative obbligatorie (caratterizzanti e di base), attività formative di indirizzo e attività formative a scelta dello studente. I cfu delle attività formative obbligatorie variano a seconda dell’insegnamento, mentre alle attività formative di indirizzo e alle attività formative a scelta dello studente sono assegnati 6 o 3 cfu. Gli insegnamenti di indirizzo e quelli rimessi alla scelta dello studente sono collocati al quarto e al quinto anno di corso. Nel rispetto delle propedeuticità, tali insegnamenti possono essere senza limitazioni anticipati ai primi tre anni di corso. L’individuazione delle materie di indirizzo avviene all’interno delle tabelle dei cinque indirizzi previsti, indicate più avanti. Quanto alle materie a scelta, esse possono ricercarsi nell’ambito degli insegnamenti attivati dal Dipartimento (vedi la loro elencazione nel cap. 14.2) ovvero, in presenza di congrua motivazione (e di corrispondenza di cfu), da altri Dipartimenti dell’Ateneo o da Collegi universitari e, in ogni caso, nel rispetto delle propedeuticità. Si noti tuttavia che la scelta di un insegnamento attivato da altri Dipartimenti o da un Collegio, qualora esso presenti un’identità di settore scientifico-disciplinare (vedi il cap. 14.5) con un insegnamento impartito nella Dipartimento di Giurisprudenza o con altro insegnamento già inserito nel Piano di studi, è subordinata alla sussistenza di un’effettiva diversità di contenuto.
Accanto alle attività formative cui sono attribuiti 6 cfu, il Dipartimento attiva ulteriori attività formative a scelta, tendenzialmente di natura interdisciplinare, alle quali sono assegnati 3 cfu a causa della più breve durata del corso di lezioni (30 ore) e del minore carico di lavoro (vedi il cap. 14.1). Lo studente può dunque inserire nel proprio Piano di studi due di questi insegnamenti al posto di una materia a scelta da 6 cfu. È prescritto che l’esame di questi insegnamenti da 3 cfu sia superato nel medesimo anno di corso e di inserimento nel Piano di studi: essendo i contenuti di questi insegnamenti condizionati dall’attualità della materia e dall’interesse suscitato negli studenti, il Dipartimento può infatti decidere nell’anno successivo la loro soppressione o sostituzione con altri insegnamenti. La frequenza di tali corsi è obbligatoria e l’assenza a un numero di lezioni superiore a tre comporta l’assoluta esclusione dall’esame finale. Poiché la vigente normativa ministeriale prevede che il numero di esami per conseguire la laurea magistrale in Giurisprudenza non possa essere superiore a 30, nel piano di studi individuale non potranno essere inseriti più di due insegnamenti da 3 cfu.
Con riferimento agli studi del primo anno, entro quattordici giorni dall’inizio delle lezioni gli studenti sono ammessi, depositando una dichiarazione di opzione presso il Servizio per la Didattica del Dipartimento, a cambiare il corso di Diritto Costituzionale e di Istituzioni di diritto privato I (da A-L ad M-Z e viceversa). In casi particolari (ad esempio per trasferimenti da altre Università o corsi di laurea, per comprovati impegni di lavoro, per ragioni di salute che impediscano la frequenza o per altri gravi e comprovati motivi), il Direttore del Dipartimento può autorizzare l’esercizio dell’opzione anche dopo la scadenza del termine. Nel caso in cui l’insegnamento preveda che si debba sostenere l’esame in più moduli, il cambiamento di corso dopo la scadenza del termine potrà essere autorizzato solo qualora lo studente interessato dichiari per iscritto di non avere iniziato a sostenere i moduli dell’esame in questione.
Dall’a.a. 2019-2020 il Dipartimento di Giurisprudenza offre attività formative denominate Cliniche legali che possono essere inserite nel piano di studi degli studenti iscritti al IV e V anno del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza come attività a libera scelta. Per ulteriori informazioni vedere capitolo 9.
Per i Programmi degli insegnamenti visionare la seguente pagina:
Nel Corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza non è prevista l’iscrizione dello studente in regime di tempo parziale
Si rammenta che il Dipartimento riconosce su domanda dell’interessato/a: a) 6 cfu agli studenti che abbiano trascorso all’estero un periodo di training (tirocinio lavorativo) della durata di almeno 4 mesi nell’ambito del Programma Erasmus Placement o Erasmus Traineeship (vedi il cap. 16); b) 3 cfu (come attività a libera scelta) agli studenti che siano titolari di un Certificato ILEC (International Legal English Certificate) rilasciato dall’Università di Cambridge; c) non sono riconosciute certificazioni di competenze informatiche (ECDL).
All’inizio dell’anno accademico ed entro un termine fissato anno per anno dalla Segreteria Studenti (quest’anno fissato tra il 3 ottobre – 28 ottobre 2022) gli iscritti al corso di laurea devono compilare on-line il proprio Piano di studi individuale, elaborato secondo le regole previste dal Regolamento didattico del corso di laurea. Il Dipartimento ha nominato una Commissione incaricata di verificare la congruità dei piani di studio. Attualmente la Commissione è formata dai docenti Simona Scabrosetti, Gianluca Mainino, Giovanni Sacco e Angelo Gitti. Ulteriori informazioni sulla compilazione del piano di studi sono reperibili al seguente link
Al termine del corso di studi, lo studente è chiamato all’elaborazione di una tesi, il cui contenuto costituisce oggetto di esame dinanzi a una commissione. All’esito positivo di tale esame, viene conferito il diploma di laurea magistrale in Giurisprudenza.
Per qualsiasi informazione di carattere didattico, potete contattare il Servizio per la didattica al seguente indirizzo mail: giurispv@unipv.it